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Dal 2017 gli adempimenti IVA si moltiplicano A partire dal prossimo 1° gennaio 2017 i soggetti passiva IVA saranno obbligati ad inviare più comunicazioni trimestrali all’Amministrazione Finanziaria, nelle quali dovranno essere evidenziati sia i dati delle fatture emesse e ricevute (art. 21, D.L. n. 78/2010) che i dati delle liquidazioni periodiche IVA (nuovo art. 21, D.L. n. 78/2010).
Le nuove comunicazioni trimestrali prenderanno il posto dello spesometro annuale e quello della Comunicazione annuale dati IVA.
Le ragione della modifica normativa, viene spiegato dal Governo nel comunicato stampa con cui è stato approvato il testo del Decreto Legge, si rinvengono nella necessità di adottare misure straordinarie, tra le quali l’adozione di nuove forme di compliance, così almeno vengono definite, attraverso le quali intercettare i mancati pagamenti IVA e ridurre quanto messo a bilancio e quanto effettivamente incassato.
Si tratta in sostanza di far cassa, riducendo l’evasione dell’IVA.
E’ necessario trovare le risorse per annullare le clausole di salvaguardia che se attuate porterebbero all’aumento generalizzato delle aliquote IVA a partire dal 1° gennaio 2017. Servono all’incirca 15 miliari di euro che si pensa possano essere reperiti tra voluntary discloure bis, riapertura dei termini per l’assegnazione agevolata beni ai soci e contrasto all’evasione IVA.
Per contrastare l’evasione IVA, si è pensato di “ampliare” ulteriormente la banca dati dell’Amministrazione Finanziaria, inserendovi i dati di tutte le fatture emesse e ricevute e quelli relativi alle liquidazione IVA periodiche, come se tali dati non siano già in possesso dalla stessa Amministrazione Finanziaria.
Le comunicazioni dovranno essere inviate da tutti i soggetti passivi obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale IVA o all’effettuazione delle liquidazioni periodiche.
Nello specifico la comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute dovrà contenere:
- i dati identificativi dei soggetti coinvolti nelle operazioni;
la data ed il numero della fattura;
- la base imponibile;
- l’aliquota applicata;
- l’imposta;
- la tipologia dell’operazione.
L’effettuazione di tale ulteriore adempimento permetterà di ottenere l’esonero dall’invio della comunicazioni black list.
Le sanzioni - Eventuali errori o inesattezze nell’effettuazione delle comunicazioni saranno pesantemente sanzionate.
Per ciò che attiene l’aspetto sanzionatorio:
- per l’omessa o errata trasmissione dei dati di ogni fattura verrà punita con la sanzione di 25 euro, con un massimo di 25.000 euro. Non si applica il concorso di violazioni e la continuazione;
- per l’omessa, incompleta o infedele comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA, si applica una sanzione da 5.000 a 50.000 euro.
Costi e fatiche del nuovo adempimento saranno ben compensati con il riconoscimento di un credito d’imposta.
Il credito d’imposta pari ad euro 100,00 verrà corrisposto per l’adeguamento del sistema tecnologico!!! VEDI TUTTE LE NOTIZIE IN PRIMO PIANO
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